Risolvi

La vita di ogni essere umano, purtroppo, è segnata spesso da numerosi eventi che generano profonda sofferenza.

In tali circostanze, si sente il bisogno di un supporto di tipo psicologico, ma uno degli ostacoli è la convinzione diffusa e radicata che problemi e disagi richiedano obbligatoriamente un trattamento terapeutico lungo e costoso.

Nonostante certi problemi o sofferenze possano apparire complessi e persistere da anni, oggi, grazie al cammino fatto dalla psicologia, sappiamo che è possibile risolvere la maggior parte dei disturbi psicologici in tempi brevi e in modo definitivo.

Ci sono sempre due scelte nella vita:
accettare le condizioni in cui viviamo
o assumersi la responsabilità di cambiarle.
Denis Waitley

Problemi trattati

Gli approcci, i metodi, e le strategie che ho approfondito permettono di trattare:

Disturbi d'ansia
Ossessioni, manie e compulsioni
Disordini alimentari
Disturbi sessuali
Disturbi somatoformi
Disturbi dell'umore
Difficoltà relazionali, problemi sentimentali o di coppia
Problemi dell'infanzia e dell'adolescenza (terapia indiretta)
Dipendenze e abusi
Problemi di studio

Disturbi d'ansia

Attacchi di panico
Claustrofobia (paura dei luoghi chiusi)
Paura degli animali, di oggetti o situazioni (fobie specifiche)
Paura di perdere il controllo
Paura di guidare, di prendere dei mezzi di trasporto (aereo, treno, altri mezzi pubblici)
Paura, vergogna e timore degli altri (fobia sociale)
Disturbi di ansia generalizzata
Disturbo post-traumatico da stress

La Paura, la più antica delle sensazioni che ci accompagna, ha in sé la forza propulsiva ed evolutiva che ci spinge a superare i nostri limiti.

Se supera una certa soglia, però, diventa essa stessa il limite più invalidante della nostra esistenza, una specie di prigione che si restringe sempre di più fino a non farci vivere affatto. Spesso, per scappare dalla paura, rischiamo di costruire noi stessi le sbarre di quella prigione.

Solo quando affrontiamo la paura guardandola in faccia – e lo facciamo in prima persona – possiamo smettere di subirla e riprendere un contatto più vitale con il nostro coraggio.

Ossessioni, manie e compulsioni

Ossessioni (pensieri, immagini, idee fisse persistenti ed invasive)
Compulsioni (comportamenti o pensieri ripetitivi es. pulire, controllare, lavarsi, ecc.)
Dubbio patologico (continuo ripetersi di domande e tentativi di risposte che generano altri dubbi, rimuginare eccessivamente)
Tricotillomania (compulsione a strapparsi cappelli e/o peli)
Dermatillomania (disturbo da escoriazione cutanea)
Tic

Presupposti logici che letteralmente “non hanno una piega”, possono creare una vera e propria trappola, se vengono portati all’eccesso.

Comportamenti e pensieri di per sé “sani”, come l’attenzione per l’igiene personale o il controllo della realtà, si trasformano in rituali ossessivi e ripetitivi.

Essere attenti e meticolosi nello svolgimento di un compito è un pregio che ci rende rigorosi e affidabili; dover tornare su qualcosa che è stata ricontrollata più volte perché non sono sicuro di averla eseguita correttamente diventa un problema; sviluppare una compulsione irrefrenabile a ricontrollare più volte ciò che ho già controllato, diventa una patologia.

Disordini alimentari

Anoressia
Bulimia (abbuffate)
Vomiting (sindrome da vomito)
Binge eating (disturbo da alimentazione incontrollata, alternanza tra digiuni e abbuffate)
Sovrappeso e blocco psicologico
Dimagrimenti eccessivi seguiti da un considerevole aumento di peso)

In questa particolare area di difficoltà, problemi e patologie, si concentra probabilmente una battaglia tra diversi contendenti: il piacere, la razionale forza di volontà che vuole controllare, e la paura.

Mentre ognuno dei 3 contendenti attacca, gli altri si difendono attaccando a loro volta, in una battaglia che sembra non finire mai, che toglie energie e fa rimanere sempre in bilico, una tensione insopportabile per rimanere in equilibrio. Un equilibrio pronto a rompersi, da un momento all’altro.

“Quanto è forte la paura di ingrassare? E i successivi sensi di colpa?”

“E quanto è trasgressivo il piacere di mangiare fino ad abbuffarsi così tanto da perdere il controllo? E la compulsione al controllo che ne consegue?”

“Quanta forza di volontà di volontà ci vuole per stare a dieta? E perché poi appena “sgarro” mi sembra di non averne più?”

Disturbi sessuali

Difficoltà o disturbo di erezione
Difficoltà dell’eccitamento maschile e femminile
Eiaculazione precoce
Disturbi del dolore (vaginismo e dispareunia)
Anorgasmia
Mancanza o disturbi del desiderio sessuale
Ansia da prestazione
Disturbi dell’orgasmo

Il tentativo di controllo razionale della naturale espressione del piacere crea la maggior parte dei problemi in questo campo.

Come il classico esempio del bastione e della ruota.

Se si vuole controllare che “tutto funzioni bene” si infila il bastone tra i raggi della ruota, impedendone l’avanzamento.

Se addirittura si vuole volontariamente spingere la ruota di più, per farla andare più veloce, la si fa uscire dal suo asse rompendola.

L’obiettivo della soluzione di questo tipo di difficoltà è quello di ritrovare l’equilibrio funzionale tra sensazioni corporee e reazioni naturali, permettendo alla nostra mente di goderne appieno.

Disturbi somatoformi

Ipocondria (paura generalizzata per le malattie)
Patofobia (paura di essere ammalati o colpiti da una malattia specifica spesso fulminate, come per es. infarto)
Paura di avere un difetto estetico (dismorfofobia)
Dolore cronico (es. fibromialgia) e disturbi psicosomatici

“Così, la paura di un male ci conduce ad un male peggiore”
Nicolas Boileau

La preoccupazione per le malattie ci accompagna (giustamente) da sempre.

Ed è risaputo e scientificamente provato che mente e corpo non sono più da considerarsi due realtà distinte, bensì un unico sistema che si auto-regola costantemente.

Scriveva il filosofo Cioran: “Vengono ingiustamente detti immaginari mali che sono invece fin troppo reali, dato che procedono dalla nostra mente, unico regolatore del nostro equilibrio e della nostra salute.”

Può essere difficile considerare i sintomi come dei segnali, e le preoccupazioni psicologiche come risorse creative per risolvere problemi. Eppure, recuperare il contatto diretto con il proprio corpo e le proprie sensazioni è possibile.

Disturbi dell'umore

Problemi di autostima
Depressione nelle sue varie forme
Reazioni al lutto, all’abbandono, a separazioni

“Non preoccuparti se gli altri non ti apprezzano.
Preoccupati se tu non apprezzi te stesso”
(Confucio)

Ogni persona, nel momento in cui si trova ad affrontare una situazione particolarmente stressante e dolorosa, può reagire manifestando sintomi quali: mancanza di sonno, di appetito, di attenzione, apatia (non avere voglia di fare niente), ritiro dalla vita sociale, incapacità di provare piacere, ecc.

Allo stesso modo, possiamo percepire grande difficoltà a “rialzarci” dopo aver vissuto un evento traumatico (per esempio un lutto o una separazione, un insuccesso lavorativo, o un altro tipo di problema). Può capitare che ad un certo punto, succeda qualcosa che mai ci si sarebbe aspettato. Qualcosa che viene vissuto come irrimediabile e catastrofico.

A prescindere dagli eventi che accadono, è proprio il modo in cui reagiamo ad essi a fare maggiormente la differenza tra una realtà che subiamo come se fosse un pesante macigno da portare e una realtà che possiamo costantemente costruire.

Difficoltà relazionali, problemi sentimentali o di coppia

Difficoltà nelle relazioni amorose
Insicurezza e bassa autostima
Conflitti tra partner, difficoltà comunicative, tradimenti, gelosia, ecc.
Mobbing
Stalking
Difficoltà nella relazione tra genitori e figli (conflitti, problemi di comunicazione)

Le regole che sono alla base del vivere insieme funzionano se sono efficaci nel risolvere i problemi che andranno affrontati nella vita, e nell'assicurare il benessere di tutti. Quando questi elementi diventano eccessivamente rigidi, o direttamente disfunzionali, ogni relazione può diventare luogo di scontro, ed ogni tentativo di giungere ad un accordo serve solo a peggiorare i contrasti e ad aumentare le distanze.

Come animali feriti o impauriti, ci si difende aggredendosi a vicenda, o richiudendosi e allontanandosi, tentando di non soffrire, e in realtà soffrendo più di prima.

Il focus dell’intervento non è sui contenuti del problema (la classica formula della “ragione o torto”) ma sui processi comunicativi che producono il disagio.

Risolvere problemi relazionali significa individuare come ci si relaziona con sé stessi e con gli altri, cogliendo la rigidità nelle aspettative per poi renderle più flessibili e costruttive, in ogni ambito della vita.

Problemi dell'infanzia e dell'adolescenza (terapia indiretta)

Disturbo da deficit dell’attenzione con iperattività
Disturbo oppositivo-provocatorio
Mutismo selettivo
Ansia da separazione
Paure e fobie infantili
Autolesionismo

Nei bambini, la prima utilità di lavorare sui loro problemi mediante i genitori consiste nell’evitare di “etichettarli come malati”. Per un bambino, infatti, entrare nello studio di un professionista della salute mentale può essere alquanto destabilizzante.

Al contrario, qualsiasi bambino accetterà più facilmente cambiamenti portati avanti con i propri genitori che con un soggetto esterno. Inoltre, questo circolo virtuoso in cui “si aiutano i genitori ad aiutare i figli” porta a una maggiore indipendenza del sistema famiglia e allo sviluppo di competenze genitoriali autonome ed efficaci.

Nell’adolescenza si trovano molto spesso difficoltà di gestione delle emozioni e delle reazioni conseguenti; sono parte integrante della crescita individuale e sociale. Accompagnarle, in prima persona o supportati, diviene fondamentale per evitare che si trasformino in problemi più gravi o addirittura drammatici.

Dipendenze e abusi

Fumo
Alcol
Gioco d’azzardo
Abuso di internet (shopping compulsivo, ossessiva ricerca di informazioni, cybersex, chat e siti di incontri)
Videogiochi

Tutto ciò di cui non si può fare a meno, rende l'uomo schiavo.

Il procacciarsi con infinita motivazione un desiderio, per soddisfare un bisogno, è già dipendenza.

Invertire la tendenza e portare il circolo ad essere virtuoso, è un percorso che si può fare prima di tutto dando fiducia alle proprie risorse, che sono la vera chiave per aprire quella catena che tiene legati alla dipendenza.

“La vera indipendenza consiste nel dipendere da ciò che si vuole”

Problemi di studio

Blocco o difficoltà nello studio
Ansia da prestazione dello studente
Difficoltà di apprendimento

“Non esistono studenti incapaci, solo problemi… mal risolti”.

Spesso i problemi dello studente sono attribuiti a mancanza di forza di volontà o alla poca predisposizione allo studio. Nella maggior parte dei casi, però, la difficoltà di studio non riguarda le capacità cognitive (apprendimento, memoria, intelligenza) o motivazionali, ma è riconducibile piuttosto alle strategie disfunzionali utilizzate nell’affrontare lo studio e la performance scolastica.

Ogni studente (da quello universitario al bambino della scuola primaria) può sbloccare le risorse personali e superare la paura degli esami e delle interrogazioni, così come acquisire la capacità di concentrarsi e di impegnarsi proficuamente nello studio.