La terapia breve strategica: un approccio innovativo
L'approccio strategico in psicoterapia può essere definito come l'arte di risolvere complicati problemi umani mediante apparentemente semplici soluzioni.
La terapia Breve Strategica evoluta, in cui sono specializzato, si avvale di una rigorosa metodologia di ricerca empirico-sperimentale e rappresenta una vera rivoluzione rispetto alle psicoterapie tradizionali.
Piuttosto che andare alla ricerca delle cause del male e scavare nel passato, che comunque non abbiamo il potere di cambiare, l’approccio strategico cerca di costruire il futuro orientandosi alla ristrutturazione e al cambiamento delle modalità disfunzionali di percezione e reazione in tempi brevi.
Quali sono le sue caratteristiche?
- È un intervento terapeutico breve (normalmente l’obiettivo viene raggiunto entro le 20 sedute) orientato all’estinzione dei disturbi o alla risoluzione dei problemi portati. Un intervento che si concentra su un obiettivo concreto di cambiamento, concordato insieme.
- Pone il focus sul presente: se il passato non si può modificare, il presente ed il futuro si possono cambiare! Cosa non va oggi? Cosa si può fare di diverso per superare la difficoltà ed ottenere ciò che si desidera?
La Terapia strategica agisce sulla causa che nel presente mantiene il problema (anche se tutto è iniziato nel passato). - È finalizzata alla risoluzione completa della problematica presentata: non consiste in una terapia superficiale e sintomatica, ma è un intervento radicale in quanto, oltre alla soluzione del sintomo, mira a ristrutturare i modi disfunzionali attraverso i quali la persona percepisce e reagisce alla realtà che poi subisce.
- È indicata in primo luogo per tutti i disturbi psicologici fortemente impedenti, ovvero caratterizzati da una sintomatologia acuta (ansia, attacchi di panico, fobie, ossessioni, compulsioni, ipocondria, depressione, disordini alimentari -anoressia, bulimia, sindrome da vomito, ecc.).
- È uno strumento estremamente flessibile e si applica quindi altrettanto bene ai problemi di coppia e familiari in genere e ai disturbi dell’età evolutiva, così come a situazioni lavorative, educative e sociali.
- Non si utilizzano farmaci.
Per raggiungere risultati nella maniera più rapida ed efficiente possibile, l’intervento strategico è di tipo attivo e deve produrre risultati già a partire dalle prime sedute.
Scopo ultimo dell’intervento terapeutico diviene quindi l’acquisizione di autonomia e capacità personali nel fronteggiare e risolvere i problemi.
Il modello di problem solving strategico
Il famoso epistemologo Karl Popper (1972) indicava che il processo della ricerca scientifica e le fasi che conducono alle scoperte sono le seguenti:
- Si inciampa in un problema;
- si studiano tutti i tentativi messi in atto come soluzioni;
- si cercano soluzioni alternative;
- le si applicano;
- si misurano gli effetti;
- si aggiusta la strategia sino a renderla efficace.
Questo può essere considerato il fondamento di qualunque processo di problem solving, pertanto esso altro non è che un metodo rigoroso per trovare soluzioni a problemi secondo le fasi che si seguono all’interno dei processi di ricerca scientifici.
Tuttavia, mentre la scienza ha il compito di dare spiegazioni ai fenomeni che studia, il problem solving rappresenta la “tecnologia per trovare soluzioni”, ovvero i metodi che permettono di raggiungere gli obiettivi specifici di un progetto.
Evolvendosi, il problem solving strategico aggiunge alcune tecniche che prevedono l’utilizzo delle logiche non lineari per favorire la scoperta di nuovi punti di vista e permettere di trovare soluzioni anche a ciò che appare irrisolvibile.
Autoipnosi
L’Autoipnosi è una tecnica attraverso al quale siamo in grado di utilizzare meglio le nostre potenzialità.
Per chi fosse dubbioso, intimorito, o semplicemente non avesse sufficienti informazioni sul significato di ipnosi, è importante sapere che viviamo quotidianamente esperienze di “trance ipnotica”. Si tratta infatti di uno stato in cui entriamo spontaneamente in vari modi e per differenti ragioni.
Accenno questo per sottolineare come – con il termine auto-ipnosi – sto parlando di una “tecnica” (o insieme di tecniche) che fa già parte del nostro bagaglio psicofisico.
L’aspetto interessante è che possiamo trarre enormi benefici dall’utilizzo dell’autoipnosi, imparandone il funzionamento ed applicandola con successo.
Si tratta infatti di una tecnica semplice, veloce, ed efficace.
Può servire per:
- gestire al meglio lo stress
- migliorare il benessere psicofisico
- favorire la guarigione di malattie o disturbi psicosomatici
- aumentare la concentrazione
- migliorare i risultati scolastici
- migliorare la performance sportiva
- essere più motivati
Tutti sono in grado di praticare l’autoipnosi. E tutti possono imparare il proprio personale modo di farla propria.
Tale tecnica può inoltre essere utilizzata per amplificare i risultati di ogni altra metodologia.